Siamo Elena e Nicola, una coppia nella vita e nel lavoro, uniti dalla passione per il vino e dal desiderio di far rivivere una tradizione che sentiamo profondamente.
Questo progetto nasce dal cuore della nostra storia familiare e cresce ogni giorno grazie all’amore che dedichiamo alla terra e alla vigna.
Questo progetto nasce dal cuore della nostra storia familiare e cresce ogni giorno grazie all’amore che dedichiamo alla terra e alla vigna.
IL FIUME

Il fiume Astico, che scorre accanto ai nostri vigneti nella zona di Breganze, è molto più di una presenza naturale.
Le sue acque, di carattere torrentizio, nel corso del tempo hanno contribuito in modo determinante alla formazione del suolo su cui crescono le viti. Numerosi sono gli accumuli di ghiaia calcarea di origine alluvionale.
LA CAVA

La cava di ghiaia bianca, adiacente alle nostre vigne, è testimone della natura del terreno sul quale poggiano i nostri vigneti.
Il suolo ghiaioso è straordinariamente drenante e permeabile, capace perciò di mantenere un costante e perfetto livello di umidità. La presenza di pietre superficiali permette di trattenere più facilmente il calore e rilasciarlo nei momenti più freddi.
LA VIGNA

Le nostre vigne crescono lungo il greto del fiume Astico. Qui la vite trova un ambiente molto favorevole per il suo sviluppo fin dall’antichità. Il microclima tipico della fascia Pedemontana regala estati calde ed inverni relativamente freddi, con precipitazioni ripartite nel corso dell’anno.
La brezza, proveniente dall’Altopiano di Asiago, favorisce l’escursione termica e, insieme ad una buona radiazione solare, garantisce una perfetta maturazione delle uve. Ne otteniamo un vino raffinato, minerale e fresco capace di rappresentare la vitalità del nostro territorio.
Mi basta chiudere gli occhi per tornare agli autunni della mia infanzia: il vigneto del nonno, la vendemmia condivisa, i colori caldi, i profumi intensi, le voci allegre di chi lavorava fianco a fianco.
Ricordo il primo Novembre, il falò, le caldarroste preparate da mio padre e l’assaggio del vino nuovo. Era un rito immutabile, gioioso, intrecciato ai racconti di famiglia che tenevano vivi i ricordi di chi non c’era più. Quando, insieme a Nicola, ho iniziato a occuparmi del vigneto, ho portato con me tutto questo: emozioni, tradizioni, affetto.
Con cura e dedizione, quel terreno un tempo trascurato è tornato a vivere, trasformandosi in un giardino produttivo.
Oggi, da quel giardino nascono le nostre bottiglie: frutto di un lavoro manuale, attento e rispettoso. Produciamo in piccola quantità, perché crediamo che la qualità nasca dal tempo, dalla cura e dall’amore per la terra.
Ogni bottiglia racchiude il sapore di questa storia. Condividerla con voi è il modo più bello per farvi sentire parte del nostro progetto.
Ricordo il primo Novembre, il falò, le caldarroste preparate da mio padre e l’assaggio del vino nuovo. Era un rito immutabile, gioioso, intrecciato ai racconti di famiglia che tenevano vivi i ricordi di chi non c’era più. Quando, insieme a Nicola, ho iniziato a occuparmi del vigneto, ho portato con me tutto questo: emozioni, tradizioni, affetto.
Con cura e dedizione, quel terreno un tempo trascurato è tornato a vivere, trasformandosi in un giardino produttivo.
Oggi, da quel giardino nascono le nostre bottiglie: frutto di un lavoro manuale, attento e rispettoso. Produciamo in piccola quantità, perché crediamo che la qualità nasca dal tempo, dalla cura e dall’amore per la terra.
Ogni bottiglia racchiude il sapore di questa storia. Condividerla con voi è il modo più bello per farvi sentire parte del nostro progetto.
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